Bene in comunione: quali diritti spettano e come comportarsi.

Un bene in comunione (che sia ordinaria o ereditaria) tra più persone presenta sempre grosse problematiche, che vanno da quelle relative alla mera gestione del bene, al suo utilizzo, alla decisone (e a come deve essere assunta) relativa alla vendita dello stesso bene a terzi o a uno dei comproprietari.

In teoria, ogni decisione relativa al bene comune dovrebbe essere presa dall’assemblea dei comproprietari.

Se, però, dal principio generale si passa all’applicazione pratica della questione, si nota che alcune decisioni possono essere assunte a maggioranza (riparazione del bene) altre, invece, devono essere assunte solo con il consenso di tutti i comproprietari (es. vendita del bene a terzi).

Oltretutto, abbastanza frequente è il caso del bene in comunione fra più soggetti che, tuttavia, viene usato da uno solo dei comproprietari.

In questi casi sorge immediatamente la domanda: perché devi usare solo tu il bene e non anche io, visto che siamo tutti proprietari e visto che anche io pago le spese di gestione del bene mentre invece, di fatto, l’unico che usa il bene in comune sei tu?

Ecco, spiegato il motivo per il quale il legislatore riconosce a tutti i comproprietari il diritto di richiedere lo scioglimento della comunione (divisione), poiché  questo è un modo per eliminare una possibile fonte di problemi.

La divisione, però, è solo un traguardo che dovrà essere raggiunto e, in attesa di una sentenza che sciolga la comunione sul bene, è necessario fare ordine tra i comproprietari.

Vediamo come.

Prima di una soluzione giudiziale possiamo tentare di analizzare quali sono i principi in materia di uso del bene comune per valutare se è possibile trovare delle soluzioni alternative.

Il principio base è posto dall’art. 1102 c.c. rubricato come “Uso della cosa comune” il quale dispone che “Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. Il partecipante non può estendere il suo diritto sulla cosa comune in danno degli altri partecipanti, se non compie atti idonei a mutare il titolo del suo possesso“.

Tuttavia, vi sono casi e circostanza in cui l’uso del bene comune da parte di tutti i comproprietari non è possibile (si pensi, si ripete ad una abitazione di modeste dimensioni, che non può ospitare tutti i comproprietari o si pensi ad un cortile adibito a parcheggio nel quale non possono entrare le auto di tutti i proprietari).

Il fatto che il bene non possa essere usato da tutti i proprietari contemporaneamente non impedisce che qualcuno (da solo) possa usare il bene.

Come comportarsi in questi casi?

Una prima soluzione è quella di studiare la fattibilità dell’uso turnario del bene; in poche parole, nel corso di un dato arco di tempo (es. un anno)  il bene viene usato a turno da tutti i comproprietari  (se i proprietari sono 6 si potrebbe pensare di usare il bene a turno di 2 mesi ogni anno), in questo modo, nessuno dei proprietari sarà escluso del godimento e ogni proprietario, a fronte delle spese di gestione del bene,  avrebbe il godimento dello stesso.

Purtroppo, non per tutti i beni è possibile l’uso turnario, ecco, quindi, che occorre evitare che l’unico comproprietario che usa il bene (oltre la propria quota) possa beneficiare di un vantaggio ingiusto, così come occorre evitare che il comproprietario che non usa il bene debba ricevere un danno per il mancato uso del bene a fronte dell’obbligo di pagare le spese di gestione di un bene che non usa.

Sul punto, la Corte di Cassazione ha precisato: “Se la natura di un bene immobile oggetto di comunione non ne permette un simultaneo godimento da parte di tutti i comproprietari, l’uso comune può realizzarsi o in maniera indiretta oppure mediante avvicendamento; peraltro fino a quando non vi sia richiesta di un uso turnario da parte degli altri comproprietari, il semplice godimento esclusivo ad opera di taluni non può assumere la idoneità a produrre un qualche pregiudizio in danno di coloro che abbiano mostrato acquiescenza all’altrui uso esclusivo, salvo che non risulti provato che i comproprietari che hanno avuto l’uso esclusivo del bene ne abbiano tratto anche un vantaggio patrimoniale (Cassazione del 17.03.2014 n. 6178).

In altre parole, il diritto a chiedere il pagamento dell’indennità di occupazione sorge solamente dopo aver formalizzato la richiesta di utilizzo per turnazione del bene al comproprietario “esclusivo”, ovvero se la stessa non sia possibile.

Una seconda soluzione è quella di attribuire i frutti naturali e civili prodotti dal bene in comune anche al proprietario che non usa la res.

Quindi se si tratta di un terreno agricolo produttivo di frutti naturali, una quota dei frutti naturali deve essere consegnata anche all’altro proprietario.

Se, invece, si tratta di un bene che non produce frutti naturali, ma potrebbe produrre delle rendite, (o frutti civili) il proprietario che usa in modo esclusivo il bene dovrebbe versare (all’altro comproprietario) una sorta di indennità per il mancato godimento del bene (ovviamente nei limiti del valore della quota).

La questione è stata così descritta dalla Cass. civ. sez. II del 5 settembre 2013 n. 20394 ha affermato che “il comproprietario che durante il periodo di comunione abbia goduto l’intero bene da solo senza un titolo che giustificasse l’esclusione degli altri partecipanti alla comunione, deve corrispondere a questi ultimi, quale ristoro per la privazione dell’utilizzazione pro quota del bene comune e dei relativi profitti, i frutti civili, con riferimento ai prezzi di mercato correnti, frutti che, identificandosi con il corrispettivo del godimento dell’immobile che si sarebbe potuto concedere ad altri, possono – solo in mancanza di altri più idonei criteri di valutazione – essere individuati nei canoni di locazione percepibili per l’immobile“.

% Commenti (166)

ho ereditato un appartamento con mio fratello al 50% attualmente è affittato io ho intenzione di disdire l’affitto perché ho bisogno di liquidità e sono intenzionato a vendere la mia quota posso disdire da solo in contratto di affitto.

Avvocato Di Carlo

Salve, per poter fornire una risposta al suo quesito è necessario visionare la documentazione relativa alla devoluzione ereditaria nonchè al contratto di locazione.
Ove interessato, potrà fissare un appuntamento tramite i nostri recapiti nella sezione “contatti”.

Buongiorno . 20 anni fa ho ereditato il piano inferiore della abitazione di famiglia composta da una casa a due piani e annesso terreno di 1000 metri. Nell’atto di successione si fa riferimento alla casa ma non viene citato il terreno su cui la stessa è stata costruita . La mamma proprietaria del piano superiore non è più in buona salute e nel momento che viene a mancare la sua proprietà passa ad altri. La mia domanda è se il terreno è rimasto di proprietà esclusiva della mamma,quali diritti ho per poter raggiungere la mia abitazione?

Avvocato Di Carlo

Quando sua madre non ci sarà più lei sarà fra gli eredi (o l’unica erede se non vi sono altri fratelli o coniuge) e la proprietà passerà in suo favore.
Ciò premesso, bisogna verificare tramite una visura catastale a chi appartiene il terreno per poi verificare a chi andrà in successione.
Ove quel terreno sia l’unica via di accesso alla sua abitazione (e se per qualsiasi motivo lei non dovesse rientrare fra i proprietari dello stesso) può chiedere la costituzione di una servitù di passaggio per raggiugnere la casa.
Saluti.

Ciro Palmieri

Salve mio padre con i suoi 3 cognati era compropietario di una villa familiare con il godimento delle parti comuni sia del giardino che del terrazzo e quant’altro morto lui cosa spetta a mia madre e noi tre figli quale e come si calcola la nostra quota. Grazie

Avvocato Di Carlo

La sua domanda non può trovare risposta in un semplice commento sul sito web in quanto impone uno studio approfondito ed articolato della vicenda e della documentazione.

Buongiorno,devo acquistare un terreno in comproprietà di mq. 100 , un solo proprietario e’ d’accordo di vedermi i suoi mq.50 l’altro proprietario si rifiuta
E’ possibile acquistare il terreno da un solo proprietario?
Grazie mille
Lidia Borelli

Avvocato Di Carlo

E’ possibile, ma acquisterà solamente il 50% della proprietà e diventerà comproprietaria con chi non ha voluto vendere la propria quota.
Saluti.

Gentile avv. Ho ereditato una quota di un immobile con altri 8 eredi. In 6 hanno delegato un coerede nella gestione della vendita. Ora il coerede delegato ha incaricato un avv. per la valutazione dell’immobile finalizzata alla vendita. L’svv. incaricato nominera un perito per la stima e poi si occuperà della vendita. Nel contempo mi ha negato la consegna delle chiavi dicendomi che è solo disponibile per eventuali visite sempre in sua presenza. La procedura è corretta? Non è meglio incaricare una agenzia immobiliare? La ringrazio per la cortese risposta

Avvocato Di Carlo

Salve, al di la della procedura di valutazione e vendita (che può anche delegarsi ad un’agenzia immobiliare o ad un organismo di mediazione se vi sono dissensi) essendo Lei coerede ha il diritto di ottenere le chiavi ed accedere all’immobile.
Ricordiamo, difatti, che tutti i partecipanti alla comunione hanno diritto ad usufruire del bene comune senza, tuttavia, limitare il godimento degli altri comproprietari.

BUONGIORNO HO IL 75% DELLA CASA CONIUGALE E IL RESTANTE 25% EREDITATO DAI MIEI FIGLI, POSSO OSPITARE MIO NIPOTE SENZA CHIEDERE AGLI ALTRI COEREDI?
PRECISO CHE LA PROPRIETÀ E’ UNICA MA CHE CI SONO 2 APPARTAMENTI DISTINTI
GRAZIE PER LA RISPOSTA

Avvocato Di Carlo

La comunione prevede che un comproprietario può usufruire del bene in comunione purché non limiti il diritto degli altri comproprietari. Può dunque ospitare Suo nipote a patto che non leda il diritto dei suoi figli di utilizzare il bene.

Salve avvocato ho ereditato un appartamento e ho il 75 ,% e mio fratello il 25%che vantaggi rispetto a lui,?

Avvocato Di Carlo

Una quota maggiore vuol dire un maggior ricavato in caso di affitto o vendita

Buongiorno…volevo un informazione….2 anni fa è morto mio papà…ho fatto la successione…la casa di proprietà è usufrutto per la mamma…il terreno è diviso in tre parti avendo un fratello…il fratello è da anni separato…adesso ha una nuova compagna che si vogliono sposare…una volta sposati avrà diritto anche lei un domani se mio fratello dovesse mancare ?grazie mille

Avvocato Di Carlo

Per sposarsi nuovamente, suo fratello deve prima procedere allo scioglimento degli effetti civili del matrimonio (ovvero al divorzio).
La nuova moglie avrà i diritti successori se suo fratello premuore rispetto a lei.

Buongiorno, ho una casa in comproprietà con mia moglie. 50%+50%. in divisione dei beni.
A causa di diversi problemi di lavoro e fidejussioni, la mia parte 50% della casa è ora finita all’asta.
Mia moglie ha già depositato l’offerta, con l’assegno circolare, per aggiudicarsi la mia quota.
Le chiedo quali sarebbero i diritti di un eventuale acquirente della mia quota, che ovviamente non può venire ad abitare con noi.
Grazie

Salve,ho ereditato una casa al 50%,l altra 50% l ha ereditata mia zia che attualmente vive all interno abusivamente cn marito e figlia!sono due anni che chiedo le chiavi e la possibilità di vedere la casa ma niente!la casa è in vendita e x causa loro abbiamo perso diversi acquirenti!io sto pagando le tasse su una casa che non vedo neanche da lontano!come posso fare?grazie

Buonasera, ho proprietà di un appartamento a metà con altro familiare avuto per successione. Fino ad ora, di comune accordo lo abbiamo affittato con la soluzione degli affitti brevi. Adesso, l’altro familiare , a motivo di frizioni, non vuole proseguire tale attività, adducendo che vuole usufruire periodicamente dell’appartamento perchè le piace ( possiede altre due abitazioni). Io vorrei continuare l’attività di affitto breve perchè con gli introiti posso pagare le spese che ci sono ; come si può proseguire ?
Potrei io affittare a mesi alterni oppure a quindicine alterne ?

Avvocato Di Carlo

Il bene in comproprietà deve essere gestito da tutti i comproprietari in modo da non limitare il godimento e l’uso altrui.
Per tale motivo, la soluzione potrebbe essere quella di stilare un calendario di turni di utilizzo, fra lei e l’altro comproprietario, di modo che lei possa affittare l’immobile nel periodo di sua competenza.

ANTONINO LO PRESTI

Salve,
abbiamo ereditato in 4 una proprietà immobiliare con terreno e piscina. Tra fratelli non andiamo d’accordo. Ho chiesto di stabilire, almeno in 4 mesi estivi, dei periodi turnari settimanali nei quali ognuno degli assegnatari a sorteggio possa godere dell’intera proprietà in modo esclusivo precludendo, in quella settimana, l’ingresso a chiunque. Gli altri ritengono che sia loro diritto poter usufruire del bene come e quando vogliono anche nella mia settimana. Esiste nel diritto una sentenza di cassazione che mi riconosca il diritto di godere esclusivamente del bene. Posso fare ricorso al giudice? E’ legittima la mia richiesta? – grazie.

Avvocato Di Carlo

Nei beni in comproprietà, ognuno dei comproprietari può usufruire pienamente del bene con il limite di non escludere o limitare il diritto degli altri.
Se viene prevista una turnazione va rispettata e ognuno nel proprio periodo è da considerarsi alla stregua di un proprietario esclusivo.
Se non riuscite a trovare un accordo, ciascuno dei comproprietari può rivolgersi al giudice per dividere il bene (se divisibile) ovvero di metterlo in vendita e dividere il ricavato.

Salve,
abbiamo ereditato in 4 una proprietà immobiliare di vari appezzamenti di terreno dislocati in varie parti del comune di residenza . Per ovvi motivi i terreni hanno bisogno di cure affinchè le colture non risultino incolte e quindi deperire. Due fratelli dei 4 , ora si oppongono a che si continui la coltura da parte di chi la condotta fino ad ora, cosa che invece sta facendo a proprie spese ed incassare il ricavato. Vi è stato un incontro con una divisione non ufficializzata e si vorrebbe definirla , ma i due che si oppongono non si decidono, anzi facendo molti ripensamenti sulla divisione stessa. Può esserci un consiglio per la situazione ? Grazie

Avvocato Di Carlo

Ognuno degli eredi in comunione, se non vi è accordo o vi è opposizione da parte degli altri, può chiedere lo scioglimento della comunione mediante apposita azione giudiziale davanti al Tribunale competente.
Le consiglio di recarsi da un legale che, in primo luogo, dovrà sollecitare la risposta circa la divisione da parte degli indecisi e, se non sortisce alcun effetto, procedere ad avviare la domanda giudiziale.

Le Mie due figlie hanno avuto un eredità di un alloggio i nonni hanno fatto un testamento alle mie figlie,la nipote non ha il testamento,la madre chiede la legittima,io ho fatto un offerta le si è rifiutata, l’alloggio è vuoto le mie figlie possono andare a vivere, avendo 2 due terzi e la controparte solo un terzo

Avvocato Di Carlo

La vicenda, per come esposta, risulta confusionaria e non riesco a comprendere i fatti.

Buongiorno,
il mio compagno, alla morte del padre, ha ereditato casa e terreni con i suoi fratelli e sua mamma. Per quanto riguarda la casa, ha richiesto la divisione della sua parte per poter ricavare un alloggio, invece il terreno e le pertinenze sono indivise. Suo fratello ha deciso di lavorare a casa e aggiustare automobili( non sappiamo se in regola o meno),senza consultarsi con gli altri, e con conseguente via vai di gente, auto in sosta anche per mesi, sporco e immondizia ovunque. I comproprietari possono impedire questa attività? Se viene qualche controllo, possono incorrere in sanzioni anche gli altri comproprietari? Dimenticavo di dire che il terreno è agricolo.
Grazie e buona giornata
Luana

Avvocato Di Carlo

Ogni comproprietario può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. Per tale motivo, se l’attività posta in essere dal fratello limita il godimento degli altri proprietari, questi possono far cessare la predetta attività e, inoltre, possono chiedere il risarcimento del danno nei confronti del detentore esclusivo se questi, con i suoi comportamenti, ha danneggiato la cosa comune.
Per ciò che concerne le sanzioni, è necessario verificarne la natura; tenga conto che la responsabilità penale è sempre e solo personale.
Saluti.

Buonasera, mi chiamo Bruna Ronchegalli ed ho ereditato dalla mia mamma il 50 % del suo appartamento. L’altro 50 è del marito che l’ha sposata in punto di morte. Mi permetto di farle una domanda, lui ha l’abitabilità in quanto marito ma a me interessa capire se posso entrare in casa e se posso prendere oggetti appartenuti a mia mamma. Per me sono di valore affettivo. Come posso fare? E lui può viverci e fare ciò che vuole di tutti gli oggetti dentro casa?

Avvocato Di Carlo

Con l’apertura della successione si costituisce, in favore del coniuge superstite, il diritto di abitazione ex art. 540 c.c. sull’immobile adibito a residenza familiare e sui beni mobili in esso presenti.
Pertanto, salvo diverso accordo con il coniuge superstite, non può accedere all’immobile né può prelevare i beni mobili in esso presenti.

Salve mio fratello è deceduto il figlio ha diritto all eredità di mia mamma senza aver fatto la successione.essendo che hanno rinunciato alla sepoltura

Avvocato Di Carlo

Non comprendo cosa intenda per “rinuncia alla sepoltura”, in ogni caso suo nipote ha diritto alla successione di sua madre per diritto di rappresentazione

Salve, volevo sapere se uno stabile, non ancora diviso, in comproprietà di due coniugi separati, dove uno dei due lo occupa da sempre, può autorizzare un figlio a eseguire opere di ristrutturazione, senza modifiche allo stabile in questione, usufruendo degli sgravi fiscali del momento?

Avvocato Di Carlo

E’ necessaria l’autorizzazione da parte di entrambi i comproprietari

Alessandra Piras

Buongiorno,
Con il figlio di prima moglie di mio marito ho ereditato un terreno di circa 8 ettari. Posso lavorarne 4 anche se non è stata fatta la divisione ereditaria?

Grazie mille

Avvocato Di Carlo

Certamente

Preg.mo Avv. di Carlo,
sono una collega di Palermo e mi si pone il problema se nell’ipotesi di installazione di un impianto di alberi da frutto su una porzione di un terreno comune da parte di uno solo dei coeredi si possa ipotizzare l’acquisto agli altri eredi (degli alberi) per accessione e se dunque chi ha faticato e investito per l’impianto debba dividere i proventi della vendita dei frutti con gli altri. In particolare, una delle coeredi pretende tramite il proprio legale di ottenere la propria quota parte della vendita dei frutti pur non avendo partecipato alle spese di bonifica ed impianto e pur avendo a disposizione un’estensione di terreno non coltivata addirittura più ampia della propria quota ideale.
La prego di farmi sapere la Sua opinione in merito.
Ringraziandola anticipatamente, porgo cordiali saluti
M.L.T.

Avvocato Di Carlo

Preg.ma Collega, dalla Sua narrazione parrebbe operante l’istituto dell’accessione; tuttavia, la coerede che richiede di partecipare al ricavato deve partecipare anche alle spese prodromiche, diversamente si configurerebbe un indebito arricchimento.
Se ha ulteriori necessità, mi contatti in privato (essendo anch’io di Palermo è più comodo confrontarsi).
cordialità.

Gentile avvocato, sono proprietario di un terreno al 100%, che confina con un altro terreno di cui posseggo l’80%; quest’ultimo ha un accesso facilitato ad una strada. La mia domanda è: ho diritto di passaggio per arrivare al primo terreno, attraversando il secondo, anche senza l’autorizzazione dell’altro proprietario?

Avvocato Di Carlo

ogni fondo intercluso ha diritto ad ottenere una servitù di passaggio che può esser volontaria (se il proprietario dell’altro fondo è d’accordo) o giudiziale (viene accordata dal Tribunale).
Saluti.

Buongiorno. Vorrei formulare un quesito. Siamo proprietari di un terreno agricolo. Con le relative quote. 5persone , con1/12 . 1 persona con 1/18 proprietà individuale. 1 persona con 4/9 proprietà individuale. Domanda, il proprietario con 1/18 può cedere la sua quota ad un potenziale compratore,essendo quest’ultimo avendo un immobile a confine del suddetto terreno!! O prima deve domandare agli altri proprietari. Le specifico che il suddetto terreno a già un prezzo stabilito. La ringrazio..

Avvocato Di Carlo

Se la comunione sul bene proviene da eredità i singoli eredi hanno il diritto di prelazione sulla vendita della quota rispetto a soggetti esterni alla comunione.
Diversamente, il singolo comunista può vendere la quota a terzi, fermo restando che le cose cambiano se vi è un diritto di prelazione agraria del terzo confinante.

Buonasera, siamo tre fratelli. Abbiamo ereditato un appartamento molto grande con terreno. Io vorrei rilevare parte della mia legittima. In pratica l’appartamento ha un corridoio molto grande con le stanze che si affacciano su di esso. Vorrei la parte finale del corridoio, in pratica le ultime 2 stanze(le metterei poi in comunicazione con il mio appartamento che è al piano superiore, così ampliandolo). Così facendo l’appartamento, che era di mia madre) rimarrebbe agli altri 2 fratelli. (camera, salone, cucina, tinello, bagno, stanzino, possibilità di dividere il salone per fare la seconda camera. Si possono rifiutare gli altri eredi,?

Avvocato Di Carlo

Da come ha esposto la geometria dell’immobile, ritengo che non si possa procedere a divisione, dunque gli altri eredi potrebbero opporsi poichè il bene non è di facile divisione e, per poter dividerlo, è necessario metterlo all’asta

Proprietà indivisa tra due fratelli proveniente da successione del defunto papà ( deceduto nel 1984) composta da terreni agricoli, che coltiva il fratello n.1 , e abitazione, dove risiede il fratello 2 con la sua famiglia dall’anno 2000. Oggi anno 2021 il fratello 1 richiede di dividere , con questa proposta: il fratello 1 prende i terreni , il fratello 2 l’abitazione . Il fratello 1 chiede conguaglio a suo favore visto che i terreni valgono meno della casa. Il fratello 2 non concorda dicendo che ormai sono più di 20 anni che abita nella casa e che quindi ormai è stata fatta una divisione di fatto . Ognuno dei due ha sempre pagato le relative tasse ( imu e IRPEF secondo casa per il fratello 1 per la quota casa abitata dal fratello 2 , imu e IRPEF per il fratello 2 per i terreni coltivati dal fratello 1) . Come se ne esce ? Il fratello 2 rifiuta qualsiasi accordo …..

Avvocato Di Carlo

Non esiste la “divisione in fatto”, poiché, in base al suo racconto, parrebbe che ancora i due fratelli siano comproprietari del terreno e della casa a quote indivise.
Se uno dei due non vuole dividere è necessario avviare un procedimento di divisione giudiziale avanti al Tribunale competente.
Vi è da dire che il fratello che abita la casa da oltre vent’anni potrebbe avviare un procedimento per ottenere la dichiarazione di intervenuta usucapione della quota del fratello ed ottenere l’intera proprietà.

Gentile avvocato. Io e mio compagno possiamo abitare in una casa ereditata da lui e sua sorella?????La sorella non vuole per che non sono in buoni rapporti. Ha mandat una lettera in qui dice che dobbiamo lasciare la casa. Mio compagno l’ha invitata a dividere con una lettera. Non abbiamo ancora ricevuto risposta. Cosa possiamo fare????Grazie.

Avvocato Di Carlo

L’utilizzo di un immobile in comunione è permesso solo se vengono garantiti i diritti degli altri comproprietari, magari tramite un utilizzo per turnazione.
Se l’altro comproprietario non vuole dividere, si può chiedere la divisione giudiziale in tribunale.
Saluti.

Roberto Trevisan

Buongiorno, vorrei porle un quesito, sono proprietario di un terreno indiviso io ho 6/7 gli altri 2 proprietari hanno rispettivamente 3/4 di 1/7, il terzo 1/4 di 1/7 indubbiamente ho la stragrande maggioranza, come posso ripartire le spese, visto che attualmente pago quasi tutto io. Non mi sembra equo visto che gli altri due proprietari pagano a millesimi perciò niente a confronto di quello dovuto da me.

Avvocato Di Carlo

Le spese vanno ripartite in base alla percentuale delle quote da voi detenute, dunque gli altri comproprietari pagheranno molto meno a fronte delle loro quote.

FALLERI FRANCESCO

EGR. AVVOCATO
HO EREDITAO DAL PADRE UN IMMOBILE DI TRE UNITA’ IMMOBILIARI IN COMPARTECIPAZIONE CON UNA MINORE.
HO EFFETTUATO LA RISTRUTTURAZIONE CON LA FIRMA DEL TUTORE DELLA MINORE.
ARRIVATA ALLA MAGGIORE ETA’ LA COMPROPRIETARIA VUOL VENDERE TUTTO L’IMMOBILE.
POSSO CHIEDERE ALLA EX MINORE I COSTI CHE HO SOSTENUTO CON LA RISTRUTTURAZIONE?.
GRAZIE
FRANCESCO

Avvocato Di Carlo

E’ possibile richiedere i costi sostenuti per le migliorie apportate, sempre tenendo presente che i crediti si prescrivono in dieci anni.
Saluti.

Buonasera Mio padre è deceduto Nel 2020 io dal 2017 Ho la residenza nell’appartamento di mio padre vivevo con lui. Le mie sorelle abitano da 20 anni negli appartamenti di proprietà di mio padre e di mia mamma quest’ultima deceduta nel 2009. Possono le mie sorelle e fratelli chiedere che io lasci l’immobile perché le ho escluse dal godimento del bene in comproprietà? possono le mie sorelle e fratelli e chiedere un un risarcimento, chiedere di entrare in possesso dei mobili oggetti che sono nell’abitazione di mio padre in cui vivo ancora?

Avvocato Di Carlo

Gli altri eredi possono chiedere l’utilizzo del bene comune, anche per turnazione e, in caso di utilizzo esclusivo, possono chiedere anche l’indennità di mancato godimento

Egregio avvocato,
l’appartamento in cui vivo era stato suddiviso alla morte di mio padre metà a me e metà a mio fratello. In seguito alla morte di mio fratello la sua metà è stata suddivisa metà a sua figlia e metà a sua moglie. L’appartamento quindi risultava come proprietà metà a me 1/4 a mia nipote e 1/4 a mia cognata, con usufrutto per mia madre.
Ora che è morta mia madre ho fatto la voltura catastale da usufrutto a nuda proprietà nei termini di cui sopra.
Mia madre è morta da 5 mesi e io vorrei comunque abitare nella mia casa di famiglia ancora un pò. Io le chiedo: quali diritti possono richiedermi tramite avvocato le mie parenti e, soprattutto, quali diritti ho io di rimanere nelle mia casa di famiglia e per quanto tempo, visto che comunque si ha un anno di tempo per concludere la successione e, al momento, sono disoccupato ?

Avvocato Di Carlo

La risposta al suo quesito è parecchio diversificata, sarebbe necessario analizzare con la dovuta attenzione l’intera vicenda.
Allo stato degli atti, mi è impossibile rispondere

Raffaella Bianchi

Buonasera. Mio marito è comproprietario con la sorella di una quota ereditaria pari al 50 per cento comprendente una casa attualmente non a norma e alcuni terreni. È venuto a sapere che la sorella utilizza sia casa che alcuni terreni in modo esclusivo. La stessa contattata si rifiuta di consegnare le chiavi dell appartamento da lei utilizzato ( lo occupa il di lei figlio con la fidanzata) Su tutti i beni mio marito paga regolarmente le tasse. Cosa deve fare?

Avvocato Di Carlo

Si deve inviare una diffida per rivendicare l’utilizzo del bene anche in turnazione. Se il comportamento persiste si può avviare un giudizio per lo scioglimento della comunione dei beni nonchè un ulteriore procedimento per ottenere il pagamento dell’indennità di occupazione.
Saluti.

Buongiorno, 15 anni fa abbiamo comprato un immobile io e mio fratello con l’intenzione di viverci con nostro padre, appena comprato mio fratello non è voluto mai venire a viverci, passano gli anni e sono stati creati 2 appartamenti mio e di mio fratello, perché nostro padre è venuto a mancare, preciso che nostro padre non stava bene e quindi lo dovevo accudire io con mia moglie, mio fratello nel frattempo si è creato una famiglia e il suo appartamento lo a affittato ad altre persone, quindi io ho dei affittuari nella mia proprietà, diciamo che mi va bene, però questa proprietà è in campagna e quindi a tutte le necessità di carattere di manutenzione della terra, circa 6000 metri, con mio fratello ne ho parlato ma lui se ne frega dei suoi obblighi di manutenzione e quindi per non vivere nello sporco sono obbligato a farlo io, sono circa 15 anni che faccio da giardiniere, custode mi organizzo con i suoi affittuari, dopo di questo gli ho chiesto di vedermi il tutto, e lui si sta facendo i conti come se fossi uno estraneo, non esiste un modo per prelevare ho richiedere tutto quello che io ho fatto in questi anni, e richiedere una sorta di indennizzo per i suoi affittuari che non a mai gestito ma mi anno interrotto la mia privacy? Grazie mille e buona giornata

Avvocato Di Carlo

Sebbene la situazione appaia complessa, esistono diverse azioni giudiziali che le consentirebbero di ottenere una forma di ristoro economico per le sue attività già preposte in favore di suo fratello e della comunione.

Salve, per un immobile (dove nessuno ha residenza) di proprietà 50% / 16.6% / 16.6% / 16.6% il figlio di uno dei 16.6% accede di quando in quando con il permesso verbale del 50% (persona anziana e timorosa, per quanto capace di intendere), utilizzando chiavi copiate senza permesso ed impedisce di fatto di fruire liberamente del bene agli altri 3 proprietari al 16.6% (tra i quali sua madre che l’ha disincentivato più volte dall’accedervi). Esiste un modo per impedirgli l’utilizzo dell’immobile ed evitare vi acceda o ha trovato la soluzione perfetta per utilizzare la cosa altrui? Grazie per l’attenzione.

Avvocato Di Carlo

Il suo quesito si risolve in un parere legale sulla vicenda che non può esser rilasciato senza un attento esame della documentazione.
Se è interessato, ci contatti via mail per ottenere un preventivo.

Buonasera Avvocato.
Oggetto: terreno agricolo in comproprietà indivisa con altri 6 eredi.
Due quesiti.
1) Posso concedere in affitto la mia quota di proprietà? Se sì, l’affittuario dopo un anno può esercitare il diritto di prelazione sulla mia quota qualora decidessi di venderla, facendo cadere i diritti di prelazione agraria dei confinanti, come avviene se si dà in affitto tutto il terreno?
2) Se intendo vendere la mia quota, hanno diritto di prelazione sia gli altri comproprietari eredi sia i confinanti coltivatori diretti?
La mia volontà è di vendere la mia quota a un soggetto terzo (coltivatore diretto) che non sia uno dei confinanti. Sto cercando la via giuridica per evitare l’esercizio da parte loro del diritto di prelazione agraria.
Grazie anticipatamente per la risposta.

Avvocato Di Carlo

1) no perché la quota è indivisa.
2) hanno diritto di prelazione gli altri comproprietari e dopo i confinanti solo se coltivatori diretti.
Se nessuno di loro accetta, allora può venderla ad un terzo

Buona sera il 10 Maggio è mancato mio padre unico proprietario dell’immobile, nel quale è stato eseguito un frazionamento risultato un unico edificio con 2abitazioni su quella al piano terra vive mio fratello e la moglie su quella al primo piano mia madre abbiamo presentato la dichiarazione di successione al Caf non vi è testamento io non abito con loro ora siamo comproprietari 1/3 ..1/3…. 1/3… e vogliamo vendere la casa l’immobile da quando lui e venuto ad abitare a subito un costante degradamento e i rapporti verso mia madre sono molto negativi come se per loro non esistesse volevo sapere in quanto da 11 anni lui abita lì ed ora il giardino è piante sono incurante a chi spetta sostenerle spese per il mantenimento del bene in quanto io non lo sfrutto minimamente e come sistemare il tutto per tutelare mia mamma e la mia eredità da un coeredi inadempiente
Grazie
Santi Cristian

Gentile Avvocato, abbiamo ereditato una piccola casa a mare in cinque fratelli/sorelle. Attualmente ci sono divergenze sulla gestione del bene. Praticamente 2 vorrebbero vendere, 2 no, mentre io vorrei acquistare le quote di tutti. I due che non intendono vendere hanno fissato un prezzo (sia della casa che della loro quota) superiore al reale valore di mercato. La domanda è… se io volessi esercitare il diritto di prelazione, dovrei acquistare necessariamente al prezzo richiesto o potrei imporgli la vendita in base ad una stima effettiva?
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
PS Trattasi di immobile indivisibile.

Salve, mio marito possiede al 50% una casa al mare con il fratello
Negli ultimi 16 anni è stata utilizzata con una turnazione ai tempi stabilità in modo verbale e sempre rispettata da entrambi. Chi fa questo anno giugno e luglio la anno dopo farà agosto e settembre e viceversa.
Adesso mio cognato nel ns periodo in ns momentanea assenza ha cambiato il lucchetto del cancello e ci nega di ospitare un ns parente che sarà li a gg. E minaccia che dall’estate prossima se vogliamo dobbiamo fare insieme a loro le vacanze in 50 mq in quanto non vogliono più la turnazione che a suo dire non ha più valore…. Mi darebbe un consiglio? Grazie

Buona sera
Sono proprietario al 50% con mia sorella di un immobile ricevuto in eredità alla morte dei genitori. L’immobile non è abitato e io ci abito accanto. Ho permesso a mia figlia di usufruire di due stanze dell’immobile provvisoriamente, mia sorella mi ha chiesto di liberare tale immobile in quanto lei non è d’accordo. In questi casi posso come legittimo proprietario al 50% permettere a mia figlia di abitarci non in via esclusiva? Mia sorella ha le chiavi è può entrarci quando vuole.

Avvocato Di Carlo

I comproprietari possono utilizzare l’immobile per turnazione, oppure venderlo e sciogliere la comunione.

Salve ho ereditato tra l’altro una quota di 1/56 di un immobile insieme ai miei 3 fratelli. Poiché tutti gli altri comproprietari scappano cambiando residenza ecc. e quindi rendendosi irreperibili poiché hanno paura di essere individuati per eventuali debiti inerenti l’intera eredità ,volevo chiedere se,avendo le chiavi ed il possesso dell’immobile (avendo dovuto accettare l’eredità) insieme ai miei tre fratelli, posso dare in locazione lo stesso a terzi (procedendo ad una regolare registrazione del contratto) e se posso operare un cambio di destinazione d’uso da uso deposito ad uso abitativo. Grazie anticipate

Avvocato Di Carlo

la locazione può essere eseguita anche da uno dei comproprietari; è bene tuttavia informarli di tale evento e dividere il ricavato della locazione in relazione alle quote di proprietà.
Tenga conto che, per il cambio di destinazione come da Lei individuato, sarà necessario pagare gli oneri di urbanizzazione ed ulteriori costi; per tale aspetto si rivolga ad un ingegnere.
saluti

Gentile avvocato,
ero comproprietaria con mia sorella, residente in altra regione e deceduta nel 2017, di una casa singola nella quale fino alla sua morte nel 2019, ha sempre vissuto mia mamma essendo la casa di famiglia. Nella stessa casa, dopo la mia separazione, ho la residenza e ci abito stabilmente. L’arredamento è stato acquistato da me ed ho rifatto intonaci, impianto elettrico e idrico a mie spese in quanto il vedovo di mia sorella con la figlia a carico non aveva sufficiente disponibilità economica ma questo per me non ha rappresentato un problema. L’ho avvertito prima di cominciare i lavori e la sua risposta è stata ” vai tranquilla”. Ora, al compimento della maggiore età della figlia quest’ultima ha cominciato a fare i capricci ritenendo che la casa che ora è di loro proprietà per 1/4 ciascuno è stata stravolta ( rifacendo l’impianto idrico ho dovuto cambiare la pavimentazione di una stanza ) e che sarebbe dovuta rimanere tal quale. A nulla è valso spiegare solo a lei che la casa aveva necessità urgente di quegli interventi e che senza intervento alcuno sarebbe andata in rovina e io avrei vissuto in situazione di disagio. Padre e figlia usavano venire in ferie per 10 giorni l’anno a totali spese di mia mamma ma ora mi e Le chiedo: quando torneranno per le ferie potranno non solo godere della casa ma anche delle mie cose personali presenti? potranno portare estranei senza limiti? sono costretta a non passare il bianco sui muri se questa nipote li volesse fucsia? insomma dove finiscono e cominciano diritti e doveri? ho pensato alla divisione ma una porzione della casa non avrebbe il bagno e ce n’è uno solamente. La ringrazio infinitamente per la sua attenzione. Buona serata.

Avvocato Di Carlo

Gentile signora, ci sono diversi passaggi della vicenda poco chiari e, così come esposta, non mi permette di fornirle indicazioni.
Ci contatti via mail laddove fosse interessata.
saluti

Salve,
sono proprietaria al 50% di una casa in montagna che utilizzo in regime di turnazione con l’altro comproprietario sei mesi l’anno. Sono ben due anni che mi accollo tutte le spese condominiali e utenze perchè l’altro comproprietario, pur utilizzando l’immobile sei mesi l’anno, non paga nulla adducendo come giustificazione il non avere disponibilità economica.
Posso impedirgli di usare l’immobile, fin quando non mi avrà rimborsato metà delle spese o devo continuare a subire la prepotenza di chi vuole godere del bene senza pagare nulla?
Grazie
Buona serata

Avvocato Di Carlo

Purtroppo non può negare l’utilizzo del bene all’altro proprietario ma può agire per ottenere il pagamento della quota di spese che ha anticipato.
Se l’altro comproprietario è nulla tenente, potrà infine pignorare la quota dell’immobile in regime di comunione e diventare unico ed esclusivo proprietario.
Saluti

Buonasera possiedo delle quote su una casa ereditata da mio padre e i fratelli le restanti 3 quote
Ora stiamo facendo la messa a norma di lavori fatti da mio padre prima che morisse .Può dirmi se il costo della messa a norma deve essere anch’esso diviso per quote oppure essendo i lavori fatti prima di aver ereditato la casa devono essere divisi in parti uguali e quindi tra tutti gli eredi? Grazie e saluti

Avvocato Di Carlo

Le spese vanno divise tra i proprietario in misura proporzionale alla rispettive quote.
Saluti.

Buongiorno Avvocato,
sono separato con la comunione dei beni. Separazione consensuale. Mia moglie ha diversi immobili a lei intestati, acquistati durante il matrimonio. Dobbiamo divorziare, in che termini posso calcolare il valore della mia parte degli immobili per una divisione corretta?
La ringrazio anticipatamente.

Avvocato Di Carlo

Non è cosi semplice come pensa; prima di capire se Le spetta qualcosa (e quanto le spetta) è necessario valutare parecchi parametri.
Potrà rivolgere la stessa domanda al collega che l’ha seguita durante la separazione che, certamente, conosce già la Vostra situazione economico-immobiliare e potrà aiutarla.
Saluti.

Salve ho ereditato un appartamento con garage e posto auto al 50×100 con mio fratello . Mi ha offerto una cifra ridicola per l’acquisto dell’intero bene da me opportunamente rifiutata. Lui occupa il garage e il posto auto l’appartamento è vuoto e io vorrei affittarlo. Se lui si oppone posso chiedere l’affitto dei beni a lui? Posso vendere la mia parte ad un estraneo? Grazie

Avvocato Di Carlo

Può locare l’appartamento ma metà dell’importo deve versarlo a suo fratello; suggerisco, prima, di procedere ad una comunicazione formale per conoscere l’intento di suo fratello circa la volontà di occupare o usare l’appartamento.
Di contro, lei può chiedere l’indennità di occupazione esclusiva del box e del garage che va parametrica ad un canone di locazione.
Infine, può anche vendere la sua quota di proprietà ad un terzo; tuttavia, essendo bene ereditato, dovrà prima comunicarlo a suo fratello per rispettare il diritto di prelazione ereditaria.
Saluti.

Buongiorno avvocato,
Alla morte di mia madre ho ereditato 3 immobili, divisi tra me e il marito. Dato che ero ancora minorenne, per problemi con il marito sono stata affidata a una famiglia ed attualmente vivo ancora con loro. Non ho mai potuto usufruire dei beni (in uno ci abita il marito con la nuova compagna, gli altri due sono casolari), ma nonostante questo ho continuato a pagare le tasse. Ora, posso io chiedere un risarcimento per mancato godimento del bene?
Grazie

Avvocato Di Carlo

Di fronte alla situazione descritta si apre un ventaglio di vie da percorrere che le consentirebbero tutela sotto diversi aspetti, non solo risarcitoria.
Tuttavia, per circostanziarle meglio, si rende necessario analizzare fatti e documenti per avere un quadro più completo.
Se è interessata, ci contatti via mail.
Saluti.

Gentile avvocato, buon pomeriggio. Dalla dipartita di mio padre (dicembre 2017) per successione ereditaria mia madre, mia sorella ed io risultiamo comproprietari di immobili. Le quote di due immobili sono pari a 1/3 (mia madre, mia sorella ed io); le quote del terzo immobile sono suddivise in: 4/6 a mia madre e 1/6 a mia sorella e 1/6 a me. Visti i pessimi rapporti che mia sorella ha posto in essere (in modo pretestuoso) dopo la morte di nostro padre con mia madre e di conseguenza con me (fratello) e vista la mancata volontà di mia sorella di partecipare alle spese sulle utenze degli immobili che sono a disposizione di tutti gli eredi (vuoti e quindi non abitati), io e mia madre possiamo ottenere l’acquisizione delle quote di mia sorella attraverso regolare acquisto? Se ciò è consentito dal Diritto cosa bisogna fare? Come dobbiamo muoverci io e mia madre? Grazie in anticipo e buona giornata.

Avvocato Di Carlo

Certamente. Lei e\o sua madre avete il diritto di prelazione sulla vendita delle quote di proprietà di sua sorella che, tuttavia, non è obbligata a vendere.
Se non è intenzionata a vendere potete sciogliere la comunione mediante un apposito giudizio di scioglimento della comunione avanti al Tribunale; ove interessato, ci contatti via mail.
Saluti.

Buonasera Avvocato,
ho una casa al 50% con il mio ex marito. I rapporti nei miei confronti sono sempre poco rispettosi e non tenie conto delle mie volontà sul bene come comproprietaria. Avendo avuto in passato episodi di violenza, non vorrei più dover parlare con lui per la gestione di quella casa. esiste una formula legale per incaricare un avvocato di gestire tutte le comunicazioni con il comproprietario di un immobile? Grazie

Avvocato Di Carlo

Certamente. Deve conferire al legale (Che sceglierà Lei) un apposito mandato di rappresentanza, eventualmente unitamente al potere di prendere iniziative processuali laddove il suo ex marito adotti dei comportamenti che ledano i suoi diritti.
Saluti.

Proprietario di 3/4 di un immobile che ha subito un danno dovuto a cedimento del terreno causato da fenomeni naturali, immobile dichiarato di pericolo crollo, posso io precedere ai lavori di risanamento strutturale anche se l’altra parte non ne vuole sapere, posso io salvare l’integrità del mio bene? Se i lavori non si fanno la casa crolla.
Grazie

Avvocato Di Carlo

Si ma le consiglio di far mettere nero su bianco, da un tecnico, lo stato dei luoghi e l’urgenza a provvedere prima dell’inizio dei lavori (se poi vuole richiedere la metà della somma all’altro proprierario)

Buongiorno,
alla morte di mia madre ho ereditato insieme e mio padre e mia sorella, oltre alla casa dove vive attualmente mio padre, anche un appartamento in Alto Adige(25 per cento). Mia sorella utilizzava già in precedenza tale immobile ed ora non mi da le chiavi dell’appartamento, pertanto sono diventato proprietario ma non posso utilizzarlo. Cosa posso fare per farmi dare le chiavi, farmi liquidare la mia parte ed uscire in tal modo da tale comproprietà o per procedere alla vendita dell’appartamento, grazie.

Avvocato Di Carlo

Può chiedere l’utilizzo per turnazione nonché il risarcimento del danno per il tempo che lei non ha potuto usare l’immobile.
Se sua sorella non accetta la richiesta di divisione, deve rivolgersi ad un legale per procedere alla divisione giudiziale.
saluti.

Buongiorno Avvocato, mio padre, deceduto, oltre all’immobile di abitazione era proprietario di un immobile acquistato con il fratello e la sorella
,con atto pubblico, con quote di possesso:
mio padre: proprietà 1/4
mio padre :proprietà 1/12 in regime di comunione dei beni.
la mia domanda è come inserire in successione queste quote?
sommando 1/4+1/24(la metà di 1/12) inserendo in successione 7/24?
La divisione delle quote è uguale anche per il fratello e la sorella.
Grazie in anticipo, cordiali saluti

Avvocato Di Carlo

La ripartizione delle quote in sede di successione va affidata sempre ad un tecnico che la saprà compilare.

Salve, un domanda che mi lascia molti dubbi. Alla morte del papà abbiamo ereditato la sua auto(4 figli), ma in effetti la uso solo io con relative spese a mio carico(giustamente). Come si deve procedere per il passaggio di proprietà a mio nome con la “compiacenza” dei miei fratelli?

Ringrazio x la risposta e resto in attesa della stessa

Grazie

Avvocato Di Carlo

Deve attivarsi al PRA di riferimento.

Buongiorno
Ho acquistato una casa in comproprietà al 50 con una sorella che doveva essere ristrutturata e rivenduta ma lei invece la ha occupata senza il mio consenso andandoci ad abitare con la famiglia. Secondo lei prima di intentare una causa può essere utile tentare una mediazione civile?
Grazie

Avvocato Di Carlo

La mediazione è obbligatoria in questo tipo di procedimenti.
Lei dovrebbe chiedere l’indennità di mancato godimento dal tempo in cui sua sorella andò ad abitare la casa.

buongiorno. volevo chiedere se un terreno boscato di circa 3 ettari indiviso tra tre fratelli (successione ereditaria) può essere utilizzato per ricavarne legna da uno qualsiasi dei proprietari o da tutti o se bisogna invece avere un nulla osta da parte degli altri comproprietari

Avvocato Di Carlo

Ogni comproprietario può godere del bene comune con il limite di non limitare il godimento degli altri.
Dunque si, può ricavare la legna anche senza il consenso degli altri.

Salve, ho un quesito sulla divisione delle spese di una proprietà indivisa. Abito e sono proprietaria per il 33,33% di una proprietà indivisa con 3 appartamenti, garage e giardino comuni. Le altre quote di proprietà sono 50% di mia nonna e 16,66% di mio fratello. Ognuno di noi abita un appartamento, e usufruisce in egual misura delle parti comuni (garage e giardino). Mio fratello insiste nel voler pagare per la manutenzione di queste aree comuni solo per la sua quota e non diviso 3 come era sempre stato fatto quando mio padre era ancora in vita. Può pretenderlo anche se di fatto l’utilizzo di queste aree è assolutamente paritario?
Grazie,
Giulia

Avvocato Di Carlo

Le spese vanno ripartite in relazione alle quote che ognuno di voi vanta sugli immobili

Salve, avrei un quesito. Con alcuni comproprietari abbiamo un piccolo appezzamento di terreno in zona cittadina. Il terreno è fondamentalmente incolto, tranne qualche albero da frutta, ed è nel complesso poco curato ed inutilizzato. Io vorrei dividerlo per avere la mia parte, curarla attrezzarla, insomma utilizzarla, ma so già che in via amichevole non giungerò a nulla. Nell’attesa di una soluzione, eventualmente legale, quali conseguenze ci sarebbero se scegliessi una parte corrispondente in metri alla mia quota (circa 150 mq) e la occupassi curandola ed attrezzandola ? Ossia che diritto ho di farlo, quali opposizioni potrei avere, e cosa ne sarebbe delle migliorie che apporterei ? Grazie

Avvocato Di Carlo

Le consiglio direttamente di rivolgersi in tribunale e procedere con il giudizio di scioglimento giudiziale della comunione.

Gentile Avvocato
sono proprietario al 25% di un immobile insieme a mio padre che detiene il 75% , (entrambi abbiamo ereditato in pari uguali alla scomparsa di mia madre la suo quota)
Io vivo all’estero Mi è giunta la notizia che mio padre ha intenzione di donare la suo quota ad una famiglia (composta da moglie marito e figlio minore) facendoli trasferire nel nostro immobile in cambio di assistenza per la vecchiaia, vorrei sapere se posso fare qualcosa per contrastare tale atto, e che diritti ho ? considerando che ovviamente una volta installi in casa , per di più con un minore praticamente il mio 25 % è praticamente senza valore effettivo.

puo darmi qualche soluzione anche in privato su come posso impedire tale atto o almeno preventivarmi ?

Avvocato Di Carlo

Suo padre può donare la sua quota (sempre facendo salva la sua quota di legittima che le spetta al momento della morte) ma non può autorizzare la famiglia ad abitare l’immobile poiché così facendo lederebbe i suoi diritti di comproprietario.

Buon pomeriggio,
sono amministratrice di una comunione pro-indiviso tra più proprietari di 3 negozi. I proprietari hanno dato in locazione questi negozi e il conduttore di uno di questi ha messo una attività non compatibile con la destinazione d’uso del negozio.
E’ stato effettuato un controllo dai vigili ed è stato notificato un abuso edilizio per variazione di destinazione d’uso abusiva sia al conduttore che alla proprietà (comunione).
Desideravo sapere se la responsabilità dell’abuso è personale, e quindi di tutti i proprietari pro-indiviso, o se è attribuibile all’amministratore.
Faccio presente che la comunione non ha soggetto giuridico e fiscalmente la proprietà dei 3 negozi risulta pro-quota a tutti i proprietari.
Grazie

Avvocato Di Carlo

La vicenda appare complessa.
La responsabilità penale è sempre personale ma, nel caso di abusivismo edilizio, il reato può essere ascritto sia alla proprietà che al soggetto che ha materialmente eseguito i lavori.
Dal punto di vista civile ed amministrativo, è necessario verificare il contenuto del contratto di locazione al fine di valutare il comportamento del conduttore che ha agito per il cambio di destinazione.
Sarebbe stato utile, al fine di mitigare le responsabilità, notificare al conduttore una missiva di contestazione nel momento in cui la proprietà ha appreso l’illegittimo cambio di destinazione.

Egr. Avv. Di Carlo. Le chiedo volermi gentilmente rispondere.
Trattasi di casa indivisa fra due eredi. Le chiavi sono detenute da un solo erede che non intende farne copia. lo stabile è vuoto e libero e non occupato.
L’azione legale da intraprendere deve chiedere semplicemente di venir in possesso della chiave?
o chiedere che “cessi l’occupazione” // ” il permanere nello stabile”?.
Mi sembra che i termini “occupare”, “permanere” siano impropri e fuori luogo, o sono corretti e da usarsi nella pratica legale ?

Ringrazio. Dici

Avvocato Di Carlo

Per prima cosa bisogna contattare l’erede per farsi consegnare le chiavi e, nel caso in cui ciò non avvenga, potrà procedere Lei al cambio della serratura ma dovrà consegnarne una copia all’altro erede, di modo che lo stesso non venga privato del possesso.
In seconda battuta, potrete provare a vendere l’immobile e, se l’altro erede si oppone, si può procedere con una divisione giudiziale.
Saluti.

Buongiorno,
abbiamo un appartamento condiviso con altri eredi. L’appartamento è stato messo in vendita, ed il ( futuro) compratore ha firmato un semplice preliminare privato. Gli altri eredi vogliono far entrare l’acquirente per fare dei lavori, noi ci opponiamo per tante ragioni ( responsabilità, eventuali danneggiamenti etc). Possiamo impedire che gli altri eredi facciano entrare queste persone? Come possiamo tutelarci?

Avvocato Di Carlo

Se nel preliminare è specificato che il promissario acquirente ottiene il possesso anticipato, lui ha diritto ad entrare.
Saluti.

Salve, dopo la morte di mio padre, per successione ereditaria ho la mia quota insieme a mia madre e ai miei due fratelli di un immobile occupato da mia madre.I miei fratelli non mi permettono di godere della mia stanza che ho utilizzato da ragazza fino a che mi sono sposata, ed è rimasta pressoché intatta con l’arredamento fatto da me con l’aiuto economico dei miei genitori.Avrei voluto un appoggio lì per qualsiasi evenienza in quanto l’appoggio e’ in città mentre io vivo a circa un’ora di strada abitando fuori. I miei fratelli con la scusa che io non guardavo mia madre per tutta la settimana come pretendevano loro, mi tengono distante dalla mia casa e non mi coinvolgono in nessuna faccenda che riguardi mia madre. Ora mio fratello da quest’anno paga una persona per la notte con l’accompagnamento di mia madre perché lei non vuole stare sola neanche una notte e di giorno ha una badante per quattro ore. Questa badante di notte dorme nel mio letto impedendomi di utilizzare la stanza che usavo per dormirci e assistere mia madre tutti i fine settimana dal sabato al lunedì successivo fino a dopo pranzo. Ho chiesto a mia madre se fosse stata d’accordo pur di avere compagnia di notte ad affittare la stanza a due studentesse essendo la casa comoda a mezzi e servizi, ma non se ne è fatto niente. Oltretutto quel ricavato mi faceva comodo perché sono l’unica della famiglia che paga l’affitto senza contare le spese sostenute per recarmi a trovarla. Mia madre è molto anziana ma di notte dorme lei vuole solo non essere sola. Occasionalmente mio fratello mi propone di vendere la casa e con il ricavato mettere lei in una struttura facendomi perdere anche quel poco che mi spetta come quota ereditaria. Ora il mio timore è che a mia insaputa loro abbiano fatto un procedimento di scioglimento della comunione ereditaria e se ciò fosse avvenuto che rischi corro e come faccio a venirne a conoscenza? La ringrazio per la cortese risposta

Avvocato Di Carlo

L’atto introduttivo di un giudizio per scioglimento della comunione ereditaria va necessariamente notificato a tutti gli eredi comunisti, quindi anche a Lei, presso la sua residenza.
Se non le è stato notificato nulla, ma teme l’avvio del giudizio, può rivolgersi al Tribunale competente per luogo e chiedere all’ufficio Ruolo Generale se esistono procedimenti che la vedono coinvolta.
Saluti.

Ho un giardino in comune con mia sorella. Attualmente lei ha lasciato il suo appartamento e lo affitta a settimane. Oltre all’appartamento affitta anche il giardino condiviso con me senza avermi avvisato di tale scelta per la quale io non concordo assolutamente in quanto non conosco le persone. Ha diritto di farlo anche senza il mio consenso? Inoltre, nel caso in cui qualcuno degli affittuari dovesse subire un danno nel giardino di chi sarebbero le responsabilità?
Le ho proposto di dividere il prato con una recinzione in modo da non avere responsabilità e di lasciarmi uno scritto in cui dichiara di assumersi le responsabilità, in caso contrario ho negato il mio accordo per avere terzi sul territorio senza il mio consenso. E’ fattibile la mia procedura?
Grazie
Lisa

Avvocato Di Carlo

Sua sorella può affittare anche il giardino comune a condizione che non limiti il suo diritto di comproprietaria e, se lo occupa globalmente, dovrà corrisponderle metà dell’affitto (relativo al solo giardino da scomputare rispetto all’affitto mensile dell’immobile).
Circa le responsabilità, molto dipende dall’evento.
La migliore scelta è dividere il prato.
Saluti.

Buongiorno, i miei due fratelli mie comproprietari di un immobile lasciato in successione da mio padre, non mi lasciano entrare in casa anche ora che mia madre è in ospedale e sarei vicina per poterla assistere (mia madre è lei che abita la casa da cinquant’anni e anche lei stessa proprietaria). Mia sorella ha chiuso con le chiavi di sicurezza della porta blindata benché io avessi avvisato che volevo fermarmi lì qualche giorno. Come mi devo comportare? Grazie per la sua gentile risposta.

Avvocato Di Carlo

Se prima di questo episodio Lei aveva accesso all’immobile, è necessario avviare un procedimento possessorio per interrompere la turbativa del possesso entro un anno dalle molestie.

BUONASERA ,
IP POSSIEDO UNA CASA IN COMPROPRIETA AL 50 % INDIVISO . AL MOMENTO L’ALTRO COMPROPRIETARIO è DEFUNTO DA CIRCA 3 ANNI , IO MI TROVO A VOLER FARE DI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E DI RILASCIO AGIBILITA TRAMITE SCIA . IL COMUNE VUOLE BOCCIARE LA PRATICA IN QUANTO NON HO LA DELEGA DELL’ALTRO COMPROPRIETARIO . AL MOMENTO DELLA PERSONA DEFUNTA NON CI SONO EREDI E NON SONO STATE FATTE SUCCESSIONI . COME POSSO FARE PER FARMI AUTORIZZARE QUESTI LAVORI DAL COMUNE?
GRAZIE

Avvocato Di Carlo

Dovrà necessariamente presentare una denuncia di successione con richiesta di volture catastali del soggetto defunto.
Il codice civile indica tutti gli eredi che, a scalare, entrano in successione.
Se, all fin fine non vi è nessun erede, l’eredità si devolve in favore dello Stato.
Saluti.

Gentile Avvocato, con mia moglie ed insieme alla compagna del fratello (di mia moglie) é stato acquistato un immobile con quote al divise al 50% (compagna del fratello, e 25% cadauno con mia moglie, avendo come coniugi la comunione dei beni).
Il primo piano é stato trasformato in B&b concorrendo alle spese. Con mia moglie abitiamo al piano terreno, dove al momento di iniziare i lavori come erano stati effettuati al primo piano, i due fratelli hanno litigato. Quindi Il B&B non ha mai iniziato la sua attività. E noi bloccati al piano terreno di un appartamento che ha bisogno di ristrutturazione. Altra cosa che devo precisare è che le utenze e le tasse comunali, sono a noi intestate e sempre state pagate, mentre quelle del primo piano sono intestate alla compagna del fratello di mia moglie. Abbiamo cercato di dividere i due piani effettuando una conciliazione, ma senza successo. Il maggior problema è che non hanno nessuna intenzione di restituirmi i soldi che ho versato per la realizzazione della ristrutturazione del primo piano. Inoltre mi preme precisare che il motivo principale per cui noi abitiamo di fatto al piano terreno é stato deciso all’inizio delle attività di ristrutturazione del primo piano, perché dovevamo noi (io e mia moglie) condurre il B&B che poi é stato realizzato. Noi che abitavamo a Mantova, abbiamo dato casa a nostra figlia e ci siamo trasferiti in questa casa in provincia di Salerno. le chiedo come sia possibile riavere i soldi da noi versati (peraltro documentati), e nel contempo dividere il fabbricato, che si precisa è già ben diviso in due distinti appartamenti. Scusandomi per la lungaggine, spero in una sue gradita risposta.

Roberto trevisan

Buongiorno,sono proprietario con 6/7mi di un terreno di 30.000 metri quadri, gli altri due propietari detengono 0,50/7mi a testa. Il terreno non e’ diviso percio’ tutto e’ di tutti, le spese di manutenzione vengono ripartite secondo l’ordine di propieta’, non trovo giusto che pagando una piccolissima parte abbiano gli stessi diritti miei, come posso fare x dividere il terreno visto la grossa differenza di proprieta’.
La ringrazio x la sua gentile risposta

Avvocato Di Carlo

E’ corretto dividere le spese in ragione della propria quota di proprietà.
La divisione del terreno può avvenire sia consensualmente che giudizialmente, dipende la volontà degli altri comproprietari.

Buongiorno, un quesito in due parti: Immobile in proprietà indivisa 5/12+2/12+5/12 unico grande ambiente. Un proprietario di 5/12 può affittare la sua quota con o senza consenso degli altri e senza determinazione di quale area gli è spettante? E se volesse vendere la sua quota a terzi deve chiedere la preferenza agli altri? Grazie.

Avvocato Di Carlo

Il comproprietario può vendere la quota a terzi soggetti, agitando tuttavia il diritto di prelazione in favore degli altri comproprietari (in alcuni casi la legge lo impone)

Gentile Avvocato, a fine luglio Le inviai la seguente richiesta. Con mia moglie ed insieme alla compagna del fratello (di mia moglie) é stato acquistato un immobile con quote al divise al 50% (compagna del fratello, e 25% cadauno con mia moglie, avendo come coniugi la comunione dei beni).
Il primo piano é stato trasformato in B&b concorrendo alle spese. Con mia moglie abitiamo al piano terreno, dove al momento di iniziare i lavori come erano stati effettuati al primo piano, i due fratelli hanno litigato. Quindi Il B&B non ha mai iniziato la sua attività. E noi bloccati al piano terreno di un appartamento che ha bisogno di ristrutturazione. Altra cosa che devo precisare è che le utenze e le tasse comunali, sono a noi intestate e sempre state pagate, mentre quelle del primo piano sono intestate alla compagna del fratello di mia moglie. Abbiamo cercato di dividere i due piani effettuando una conciliazione, ma senza successo. Il maggior problema è che non hanno nessuna intenzione di restituirmi i soldi che ho versato per la realizzazione della ristrutturazione del primo piano. Inoltre mi preme precisare che il motivo principale per cui noi abitiamo di fatto al piano terreno é stato deciso all’inizio delle attività di ristrutturazione del primo piano, perché dovevamo noi (io e mia moglie) condurre il B&B che poi é stato realizzato. Noi che abitavamo a Mantova, abbiamo dato casa a nostra figlia e ci siamo trasferiti in questa casa in provincia di Salerno. le chiedo come sia possibile riavere i soldi da noi versati (peraltro documentati), e nel contempo dividere il fabbricato, che si precisa è già ben diviso in due distinti appartamenti. Scusandomi per la lungaggine.
Spero e gradirei una sue gradita risposta.

Avvocato Di Carlo

Gent.le Nicola, è necessario condurre due azioni giudiziali distinte e sperate (per non rischiare l’inammissibilità della domanda di divisione) che si sostanziano nello scioglimento giudiziale della comunione ed in un giudizio condannatorio per la ripetizione di indebito (salvi i diritti prescritti).
Cordialità

Salve,
io e il mio ex compagno avevamo comprato casa70% io e 30% lui, anni fa se n’è andato per stare con un altra donna e con il suo consenso mi ha fatto restare nella casa, più volte negli anni ho cercato di comprare la sua quota ma lui mi ha sempre detto che il valore sul mercato del’immobile era basso e di starci serenamente fino a quando non si alzavano un pò i prezzi.
Oggi (probabilmente ha bisogno di soldi) vuole liberarsi del suo 30% mi chiede una cifra però troppo alta (considerando che vuole mettere su pure un riconoscimento per gli anni che ci sono stata dentro) io voglio trovare un accordo ma lui nulla! o è così come dice lui o la mette in vendita( che senza il mio consenso non può) e fino a quando non si conclude mi vuole chiedere l’affitto!!!
insomma il concetto è che ci vuole “lucrare” xchè sa che mi sta chiedendo una cifra troppo alta e che passeranno anni prima di trovare soluzione e nel frattempo lui vorrebbe un affitto …ma lo può fare?
Grazie mille
Carlotta

Avvocato Di Carlo

Non la può vendere senza il suo consenso, ma può andare in giudizio e procedere allo scioglimento della comunione legale.
Frattanto, può chiederle il 30% del valore dell’affitto mensile per appartamenti simili nella zona.

Francesco Calabrese

Buonasera Avvocato,
vengo al dunque, mio padre ha lasciato in eredità2 anni fa una casa a 3 livelli, siamo 3 proprietarie, io, mia madre e mia sorella. L’abbiamo messa in vendita
ma, mai sorella mi mette il bastone tra le ruote, nel senso che ci sono mobili e avendo trovato un potenziale acquirente, è saltato l’affare perchè la
voleva subito libera, mia sorella non vuole togliere i mobili, non abbiamo fatto nessun inventario dei mobili all’interno e quindi come si può fare?
Se dovessi togliere io i mobili, lei può agire nei miei confronti?. Preciso che è una persona intrattabile….Che mi consiglia?

Avvocato Di Carlo

Ci sono diverse soluzioni a questo tipo di problema ma, di certo, non possono riassumersi in un post di risposta.
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato vicino.
Saluti.

Gentile avvocato.
Siamo sei sorelle e un fratello ed abbiamo ricevuto in eredità la casa, volevo chiedervi, siccome a me non interessa e non vado mai nella casa dei mie genitori, a differenza di una mia sorella e mio fratello, che nell’arco dell’anno vanno spesso, portando anche amici.
Ora tramite avvocato mi chiedono che paghi i consumi delle utenze, luce e acqua, sono obligato a pagare.
Grazie mille e buona giornata

Avvocato Di Carlo

E’ necessario capire a chi sono intestati i contratti delle utenze.

buonasera avvocato,io sono comproprietario di una villetta assieme a mia madre e mio fratello,io e lei occupiamo lo stesso bene,mentre mio fratello vive altrove con sua moglie e i figli, ho trovato una ragazza che è venuta qualche giorno a stabilirsi da me,trascorriamo la sera in taverna,mentre mia madre occupa interamente il piano superiore dove ci sono due stanze da letto,soggiorno,cucina e bagno,preciso che la taverna è piccola e io ho solo a disposizione un bagno e una cameretta,oltre che il soggiorno e la lavanderia,mia madre si oppone alla presenza di questa ragazza, le ho detto che si tratta di una situazione momentanea, in attesa di trovare una sistemazione in affitto e di potermi venire incontro al momento,ma lei non vuole sentire ragioni e asserisce che non vuole la presenza della ragazza in taverna e che dovrei a suo parere andarmene subito,vorrei sapere il suo parere,come mi dovrei comportare in questo caso?il comportamento di mia madre non mi sembra corretto in virtù del fatto che anch’io sono proprietario e vorrei poter usufruire del bene senza ledere ovviamente il suo godimento

Avvocato Di Carlo

Nel quesito non è specificato se la tavernetta ha un ingresso a parte e se le unità abitative sono indipendenti. In questo caso può utilizzare il bene come meglio crede, senza tuttavia ledere il pari diritto di sua madre.
Saluti.

Buongiorno,ho ereditato un immobile insieme a mio fratello alla morte della mamma. Ora ci vive lui non pagando nessun affitto . A distanza di 3 anni ,oltre a pagarsi condominio e bollette arrivano altre spese tipo facciata e lavori ascensore etc. É giusto che pretenda aiuto nei pagamenti?

Avvocato Di Carlo

In linea di massima le spese gravano su tutti i proprietari ma a lei è consentito richiedere a suo fratello l’indennità per mancato godimento.

Salve siamo 5 figli che dopo la morte di mia madre abbiamo ereditato 2 case che in una di queste vive mia sorella da molti anni anch’essa erede .Al momento della successione di morte siamo diventati tutti e 5 propietari ed abbiamo deciso di venderla a uno di noi propietari, pero quella che vive dentro della proprietà si nega ad abbandonare la casa,…come dovremmo procedere per farla uscire già che sta facendo uso integro dell’immobile appartenente a tutti e lei e su famiglia si negano ad abbandonare la casa , come possiamo procedere noi 4 verso colei e la sua famiglia composta dal marito e un figlio di 25 anni che fanno uso íntegro della proprietà.

Avvocato Di Carlo

La prima domanda da porsi è un’altra: se tutti gli eredi hanno deciso di vendere (così emerge dal testo del suo messaggio), perché uno di loro non vuole abbandonare l’appartamento?
In ogni caso deve rivolgersi ad un legale per inviare, quantomeno, una prima diffida

Salve mi chiamo Giacomo alla morte dei nostri genitori abbiamo avuto in eredità sette immobili di varie metrature per sette fratelli.avendo in quota parte 1/7 di tutto il patrimonio ereditario.
In un edificio di 5 appartamenti io occupo un appartamento dal 1996 i rimanenti sono chiusi ed io non ho le chiavi per poter accedere .
Chiedo se io sono responsabile dello stabile pur non avendo l’accesso agli immobili . Eventualmente chiedo come mi dovrei comportarmi con i miei fratelli per non avere problemi giudiziari riguardando la sorveglianza ed eventuali interventi di manutenzione dell’edificio.

Avvocato Di Carlo

Ognuno di voi fratelli è responsabile relativamente agli immobili di vostra proprietà, anche per piccole quote. Il consiglio è quello di sciogliere la comunione attraverso l’ausilio di un legale.

Egregio Avvocato,

mia madre, defunta quattro mesi fa, ha ripartito la sua eredità assegnando un appartamento a me e uno a mia sorella (ognuno avrebbe dunque il suo appartamento). Ho contattato telefonicamente mia sorella per accordarci sulla consegna delle chiavi dell’immobile a lei spettante (al momento detengo io le chiavi di entrambi gli appartamenti perché convivevo con mia madre per assisterla) ma ha risposto che era impegnata in altre questioni e non si è più fatta sentire. Spetta a me insistere e rincorrerla affinché prenda possesso delle chiavi della sua casa, oppure posso attendere che sia lei a farsi viva e farmene richiesta? Rischio una denuncia da parte sua anche se lei si sta disinteressando? Grazie.

Avvocato Di Carlo

Consiglio di inviare una per o raccomandata A/R dove invita sua sorella a fissare un appuntamento per la riconsegna delle chiavi dell’immobile, esonerandosi da ogni responsabilità.

Buonasera avvocato, vorrei acquistare un immobile con una convenzione comunale, esiste però una clausola nella convenzione che stabilisce non posso partecipare nel caso sia proprietaria di quote di immobili, solo nel caso dimostri di averne una indisponibilità giuridica su di esse. Io dopo la morte di mio padre detengo la proprietà di 2/9 su un immobile con i miei due fratelli e mia madre. Quest’ultima ha il diritto di abitazione sull’immobile. Questa condizione sull’immobile di mia madre può rappresentare per me una indisponibilità giuridica? Oppure come posso giustificare una indisponibilità giuridica?

Avvocato Di Carlo

E’ possibile che il diritto di abitazione di sua madre venga interpretato come “indisponibilità giuridica” perché, di fatto, le impedisce di utilizzare l’immobile.
Provi ad avviare la procedura di acquisto; in caso di divergenze di vedute con il Comune potrà valutare se proporre impugnativa avverso il provvedimento di rigetto.

buongiorno siamo tre fratelli comproprietari di un immobile con 1/6 di quota ciascuno una sorella ha cambiato la serratura della casa e vi ci abita volevo sapere se e legale

Avvocato Di Carlo

Puo abitarci ma non può limitare i vostri diritti. In altre parole deve concedere anche a voi l’utilizzo dell’immobile e, in caso contrario, esistono delle azioni giudiziarie per richiedere l’indennità di occupazione.

gentile avvocato, le chiedo un parere. io e il mio ex compagno siamo comproprietari al 50% di una villetta acquistata all’asta che abbiamo poi ristrutturato dividendo sempre a metà tutte le spese. Essendo finita bruscamente la relazione dopo 11 anni, l’ex compagno vorrebbe che gli si liquidasse la sua quota, non già corrispondente a quanto da ciascuno effettivamente speso, ma maggiorata di una cifra pari alla differenza fra quanto speso e il valore attuale di stima della villetta effettuato da un agente immobiliare. chiedo se secondo lei la quota da corrispondere deve essere pari alla metà della cifra spesa o alla metà del valore attuale…e questo anche alla luce di 11 anni di rapporto more uxorio.
grazie per la sua preziosa risposta1

Avvocato Di Carlo

Metà del valore attuale.

Gentile Avvocato, ho acquistato una casa al mare al 50% pro indiviso con una ex amica, io ho la possibilità di andare più spesso rispetto a lei, pertanto mi chiede di pagarare per intero la parte dei consumi, non delle spese fisse, dell’energia elettrica dei mesi in cui lei non riesce a usufruire della casa. E’corretto? o non avendo io l’uso esclusivo della casa devo solo il 50% della bolletta?

Avvocato Di Carlo

Le spese di manutenzione della casa vanno ripartite in base alla quota di proprietà; le spese di gestione (le utenze per intenderci) vanno a carico di chi utilizza l’immobile.

BONVINI MARGHERITA

SALVE AVVOCATO CARLO
NEL 1999 HO ACQUISTATO UN ALLOGGIO CON BOX AL MARE ESSENDO IO NON SPOSATA E SENZA FIGLI HO INTESTATO QUESTO ALLOGGIO OLTRE A ME
A MIO FRATELLO E A MIA SORELLA NON DONAZIONE SOLO INTESTAZIONE DOVE I CONIUGI AVEVANO RINUNCIATO ALL’ATTO IN QUANTO DI MIA PROPRIETA’ E QUESTA CASA DOVEVA ESSERE GODUTA DALLA NOSTRA FAMIGLIA LOGICAMENTE ANCHE CON ME IN COMPAGNIA — DI COMUNE ACCORDO AVEVAMO STILATO UN REGOLAMNETO DOVE OGNIUNO USANDO QUESTA CASA DOVEVA SBORSARE UNA PICCOLA QUOTA GIORNALIERA IN CASO DI GODIMENTO PER POTER ALLEGERIRE LE SPESE DI MANTENIMENTO OLTRE ALLE SPESE DI BOLLETTE ECC CHE OGNIUNO DOVEVA PAGARE NELLA LORO PARTE INOLTRE SI ERA STABILITO CHE SI DOVEVA GODERE NOI CON LA FAMIGLIA AVVISANDO SEMPRE QUANDO ANDAVAMO
ORA PURTROPPO MIA SORELLA E’ VENUTA A MANCARE NEL 2016 E SONO SUBENTRATI I DUE FIGLI — I FIGLI DELEGANO IL PADRE NON INTESTATARIO AD ANDARE IN CASA MIA E ANCHE CON SUA MADRE SENZA NEPPURE CHIEDERE IL PERMESSO NE A ME NE A MIO FRATELLO E NON MI VUOLE PIU’ INSIEME – I MIEI NIPOTI NON CI VANNO PER ORA — INSOMMA LUI PADRONE DI TUTTO SENZA AVER SBORSATO NULLA E SENZA RISPETTARE IL REGOLAMENTO
IO CHIEDO MA POSSO RIPRENDERMI LA MIA PROPRIETA’ ( DIMOSTRABILE IL PAGAMENTO CON ASSEGNI DA ME FIRMATI )E IMPEDIRE CHE MIO COGNATO SI COMPORTI COSI’ FARE UNA CAUSA AI MIEI NIPOTI NON VOGLIO CON LORO VADO D’ACCORDO MA NON VOGLIONO ANDARE CONTRO IL PADRE ATTENDO SUA RISPOSTE SU EMAIL GRAZIE PER IL CONSIGLIO

Avvocato Di Carlo

Gent.le Margherita, la Sua esposizione dei fatti non è molto chiara per cui non riesco a rispondere alle domande che, comunque, appaiono eccessivamente articolate per poter trovare risposta in un commento.
Le consiglio di rivolgersi ad un avvocato per ottenere ogni chiarimento in presenza.
Saluti.

Gentile avvocato,
io mio fratello e 2 cugini siamo comproprietari (in quote del 25% ciascuno) di un immobile a Milano. Ora io vorrei ristrutturare una parte di questo immobile con abitarci e avremmo pensato di fare una scrittura privata tra noi in modo da tutelarmi da eventuali futuri ripensamenti da parte degli altri 3 parenti. E’ fattibile secondo Lei oppure sarebbe preferibile rivolgersi ad un notaio?
grazie per la Sua preziosa consulenza

Avvocato Di Carlo

Potete prevedere qualsivoglia pattuizione senza necessità di rivolgersi ad un notaio.
Saluti.

Buongiorno Avvocato. Ho ereditato all’interno del palazzo di famiglia un appartamento. All’interno di questo palazzo vi sono altri 2 appartamenti dove risiedono i miei fratelli. Io pur essendo proprietario di questo appartamento, risiedo in altra città per questioni lavorative. All’interno di questo palazzo vi è un giardino dove siamo tutti e 3 proprietari. Vorrei chiederle gentilmente se le spese di pulizia giardino e potatura degli alberi spettano anche a me visto che i miei fratelli fruiscono di tale giardino unitamente ai frutti di alberi di arancie, limoni, ecc. durante tutto l’anno mentre io visto che vado solo 1 volta all’anno in tale appartamento non fruisco di tale area. Pertanto vorrei sapere se spetta anche a me dividere tali spese pur non fruendo dei servizi. Grazie.

Avvocato Di Carlo

Si, spettano anche a Lei in proporzione alla Sua quota di proprietà.
Saluti.

Buongiorno Avvocato,
io e mia sorella abbiamo ereditato un appartamento, vorrei istituire una S.r.l. a mio nome, in cui lei non compare, per investire del mio denaro ed aprire un b&b nell’immobile in questione.
Dopo accettazione per iscritto da parte di mia sorella dell’attività di B&B sull’immobile, le verrà riconosciuto da parte della S.r.l. il 50% dell’affitto dell’immobile, l’altro 50% spetterà a me come altro proprietario.
Le chiedo, mia sorella in futuro potrà rivalersi nei miei confronti o nei confronti della S.r.l. richiedendo una quota sugli utili della S.r.l. ?

Cordiali Saluti,
Nicola

Avvocato Di Carlo

No perché l’attività è a nome Suo.
Sua sorella può solamente chiedere il 50% dell’affitto.
Saluti.

Gentile avvocato, ho acquistato, in separazione di beni, un immobile intestandolo 20% a me e 80% alla mia allora moglie. L’immobile è stato pagato con assegni tratti da me e mutuo intestato esclusivamente alla ex-moglie, ma pagato da me. Dopo la separazione occupo tale immobile in cui ho posto ufficialmente la mia residenza oltre che sede di lavoro (questo già dall’acquisto dell’immobile). La casa coniugale intestata a me al 100% è stata assegnata alla signora. la sig.ra vuole procedere a divisione giudiziale. 1) I titoli di residenza e di pagamento esclusivo costituisco motivo di assegnazione (con compensazione a favore della signora) a mio favore dell’immobile? Potrò richiedere i rimborso delle somme versate in eccedenza al mio 20% di proprietà? Grazie infinite per la risposta

Avvocato Di Carlo

Per poter rispondere compiutamente alle Sue domande è necessario visionare il provvedimento di separazione o divorzio fra di voi, per conoscere le condizioni in esso previste.
Saluti.

buon giorno avvocato siamo 4 fratelli un appartamento o in comune abbiamo una quota tutti 4. se mio fratello vuole portare la sua famiglia nel appartamento a diritto se e propietario di solo una quota grazie

Avvocato Di Carlo

Ogni proprietario può usare il bene in comunione a patto che garantista agli altri comproprietari l’esercizio di pari diritto.
In caso di disaccordo sull’utilizzo, è consigliabile procedere a turnazione.
Saluti.

Buonasera la mia domanda è un po’ complicata ma vediamo se sono chiara io e i miei altri tre fratelli abbiamo ereditato da nostra madre un abitazione con cortile esclusivo e sovrastante servitù di passaggio, un appartamento al piano terra con area cortilizia in comune con l’appartamento sovrastante di proprietà di un mio fratello e un appezzamento di terreno attualmente utilizzato dalla sottoscritta per la mia attività di vivaismo. tutti questi beni sono indivisi. Il problema sorge con il fratello che abita nell’appartamento sopra a quello ereditato, mentre problemi con gli altri non ci sono. nello specifico mi ha chiesto di liberare la sua quota del terreno del 25% che personalmente non so quantificare e che penso sia necessario un tecnico che provveda a delimitarla, le spesse di questo tecnico di chi saranno a carico se io e gli altri fratelli ci va bene che sia in comune? allo stesso tempo pero il fratello residente al piano primo dell’area dove sono presenti le unità in successione utilizza la casa, l’appartamento e le relative aree scoperte, mentre la qui sottoscritta no. Le domande può chiedere ( solo lui) di lasciare libero il suo 25% del terreno mentre le abitazioni e le relative aree scoperte no e continui ad usarle lui? Assodato che a me non interessa utilizzare le abitazioni ne pio fare uso tranquillamente ma ho problemi con il terreno utilizzato per il collocamento di vasi da fiore (prodotto dalla mia attività di vivaista) può pretendere che liberi il 25% del terreno, e in caso affermativo come faccio io a definire il 25%, il tecnico che incaricherà mio fratello lo devo pagare anch’io? parlo di circa 400 mq di terreno agricolo. E in tal caso se volessimo essere pignoli io e gli altri due miei fratelli possiamo pretendere la nostra quota?
Grazie ancora per una sua risposta
cordiali saluti

Avvocato Di Carlo

Gent.le Sabrina, le Sue domande non possono trovare risposta in un semplice commento, motivo per cui dovrà rivolgersi ad un avvocato che Le chiarirà ogni dubbio in presenza.
Saluti.

MaurizioMauro Moscatelli

Buonasera avvocato. Alla morte di mio padre coprietario con i suoi fratelli (e non ne sapeva nulla) nel 2011 eseguendo l’asse ereditario saltano fuori quattro terreni,un usufruttuario e risulta fino al 1977. Ho ricercato i superstiti,”miei cugini”,ma non e’ ho trovati in vita. Presumo che noi quattro fratelli siamo gli ultimi in vita. Le mie sorelle 84enni mi dicono che posso farci quello che voglio. Due castagneti di frutto,1 pascolo e uno seminativo.Quello seminativo e’ abbastanza in pianura,gli altri in collina. La domanda e’ ; Ci posso andare in vacanza,una roulott ,camper o comunque campeggiarci,senza ledere la pace altrui ?

Avvocato Di Carlo

Può usare i beni in comunione assicurando agli altri comproprietari il medesimo godimento.
Saluti.

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